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Sean Eviston from Indianapolis sent me some nice pictures of this lovely 1972 Suzuki GT750 which immediately pushed me to know more of this smoking beauty. You cannot miss the rest…

Sean Eviston di Indianapolis mi ha mandato qualche bella foto di questa deliziosa Suzuki GT750 del 1972 che mi ha immediatamente spinto a saperne di più. Non potete perdervi il resto...


“I grew up riding two-strokes in the 70’s. - Sean says - My first street bike was a smoker that my father and I resurrected from a box full of parts given to me by my grandfather. That turned into what would become my first road burner; a 1976 Yamaha RD200”. This happened in 1980, when Sean was only 12. “Fast forward to my nineteenth summer. I had come across a less than pristine 1972 GT750 Le Mans with 60K miles. Located in a farmer’s barn, I offered him $125.00. Laughing, he said, “the bird crap is free… no charge!” After hosing it off and a good tune up of the old points, the Suzuki fired right up. I modified it and rode it everywhere. It was reliable and the engine was an anvil. On my first road trip I took it to the Indy 500(…)” “Over a decade later my friend Tim and I lounged in his smoky garage and I mentioned the GT750 to him. (…) We had always talked of modern hardware on vintage bikes and that became the theme. Known also as the Water Buffalo or Kettle, Tim’s project would dubiously be dubbed the “Mighty Buffalo”. Over the following years MB went through several identity crises...six to be exact. First it was the tail, then it was the seat and tail then finally the tank and let’s not get started on the paint. But, one thing was certain; MB would have modern suspension components grafted to his head and hindquarters. As projects often go, they drag on and months turn into years (…). In the spring of 2012 Tim calls and asks, “I’m moving on, do you want the Mighty Buffalo?” “Does it run?” I said, answering his question with another question. “No, but it will with some work.” I resisted for a couple of weeks but just could not let it go to someone else. An 18 hour round trip to Georgia and I was back into Buffalos in a bad way. What Tim had built and I now owned, was possibly the longest and most experimented with café-custom Water Buffalo project in the U.S. Eight-years to be exact. (…) After, I finished what Tim had started years earlier, I took Bad Buffalo to the 2012 Indianapolis Moto GP for it’s maiden voyage. The bike was literally started and running only the day before the event. Fitted with new Pilot Powers the old Buffalo did the track lap of the Indy Moto GP Circuit in all its smoky glory. (…) I could not think of a more appropriate ending to this ambitious idea”.  Well, it was worth waiting Sean!


"Sono cresciuto in sella alle due tempi degli anni '70. – racconta Sean – La mia prima moto stradale era una smoker che mio padre ed io resuscitammo da una scatola piena di pezzi regalatami da mio nonno. Si trasformò in quella che sarebbe diventata la mia prima brucia semafori: una Yamaha RD200 del 1976”. Questo accadde nel 1980, quando Sean aveva solo 12 anni. "Volando alla mia diciannovesima estate, mi imbattei in una non esattamente illibata GT750 Le Mans del 1972 con  ben 90.000 chilometri all’attivo. Trovata nel fienile di un contadino, gli offrii 125 dollari. Ridendo, il contadino mi disse, "la merda uccello è gratis... non mi devi nulla!" Dopo una pulita ed una buona messa a punto, la Suzuki riprese conoscenza. La modificai e ci andai ovunque. Era affidabile e il motore era un'incudine. Durante il mio primo viaggio su strada la portai alla Indy 500 (...). Oltre dieci anni dopo il mio amico Tim ed io oziavamo nel suo garage fumoso e gli ho menzionato la GT750. (...) Avevamo sempre parlato di montare componenti moderne su moto d'epoca e la Suzuki diventò subito il tema. Denominato il bufalo d'acqua, o il bollitore, il progetto di Tim fu soprannominato con l’improbabile nome di "Mighty Buffalo". Negli anni seguenti MB attraversò diverse crisi di identità... Sei per l'esattezza. Prima fu il codino, poi fu la volta della sella e del codino, poi finalmente il serbatoio, per non parlare della verniciatura. Ma, una cosa era certa, MB avrebbe montato componenti moderni, un nuovo avantreno e nuovi ammortizzatori. Come spesso succede con questi progetti, le cose si trascinarono per mesi, e i mesi si trasformarono in anni (...). Nella primavera del 2012 Tim mi chiama e mi chiede: "Sto procedendo, vuoi la Mighty Buffalo?" "Funziona?" Gli ho detto, rispondendo alla sua domanda con un'altra domanda. "No, ma ci manca poco." Ho resistito per un paio di settimane, ma proprio non potevo lasciar perdere. Un viaggio di andata e ritorno di 18 ore in Georgia ed ero di nuovo impelagato di brutto nel progetto Buffalo. Quel che Tim ha costruito e che io ora posseggo, è stato forse il più lungo e sperimentato progetto custom cafè degli Stati Uniti: otto anni-per essere esatti. (...) Ma, dopo, ho finito quello che Tim aveva iniziato anni prima: come viaggio inaugurale ho portato la Bad Buffalo al Moto GP di Indianpolis del 2012. La Suzuki è stata messa in moto letteralmente il giorno prima dell'evento. Dotata di nuovi Pilot Power la vecchia Buffalo ha fatto il giro di pista del circuito Moto GP di Indianapolis in tutto il suo splendore fumoso. (...) Non riuscivo a pensare ad un finale più appropriato per questa ambiziosa idea ".  Beh, valeva la pena di aspettare Sean!



The extraordinary specs are here: Design & Finish by Tim Hughes. Final Assembly, R&D test & tune by Sean Eviston @ Bad Buffalo Garage. Engine: Ported 150 PSI Hi-comp engine built by Eric Kalamaja of Sundial Motorsports. Copper head gasket. Base plate. New wiring Harness. Keihin 34mm PJ Oval Slide carbs. Custom three-pot fuel rail. Newtronic Ignition. Jemco chambers. Frame and chassis: GSXR swing arm. Hayabusa front end Suzuki wheels with 6” wide inch rear Tokico 6 pot brakes. Braided lines. Kosman Racing Custom front sprocket. KYB shocks. Custom Tarozzi rear sets. Suzuki RE5 tank. Suzuki tail made from RE5 tank. 8” GS1100E headlight w/custom hanger. Custom triple clamp. Custom seat pan. Seat 2” foam over leather w/gel pad. Speed Indicated via iPhone. Stock temp and tachometer gauges. Paint: PPG Metal Flake 

Le straordinarie specifiche sono queste: Design & Finiture di Tim Hughes. Montaggio finale, ricerca e sviluppo, messa a punto e collaudo di Sean Eviston @ Bad Buffalo Garage. Motore: preparato ad alta compressione (10,3/1) da Eric Kalamaja di Sundial Motorsports. Guarnizione in rame. Piastra di base. Nuovo cablaggio. Keihin PJ 34 millimetri ovali. Condotti di aspirazione lucidati. Accensione Newtronic. Camere Jemco. Telaio e ciclistica: forcellone GSXR. Avantrebo Hayabusa. Ruote Suzuki. Freno a disco posteriore Tokico da 6". Tubi in treccia aeronautica. Pignone Kosman gara. Ammortizzatori KYB. Pedane Tarozzi customizzate. Serbatoio Suzuki RE5. Codone artigiane ricavato da un serbatoio RE5. Faro GS1100E da 8” su staffe artigianli. Piastre artigianali. Sella custom. Sella in gel rivestita in pelle. Temperatura e contachilometri su strumenti originali e tachimetro Apple iPhone. Verniciatura metal flake PPG.


Text and photos: Sean M. Eviston. Check out the complete and detailed story by Sean on Vintage Motorcycle Online.

Testo e foto: Sean M. Eviston. La storia completa del progetto raccontata in ogni dettaglio da Sean è apparsa su Vintage Motorcycle Online.

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